Il caso
12.06.2025 - 08:30
Nuovo capitolo nel braccio di ferro sull'ex Rossi Sud. Con un'istanza formale di revoca e messa in mora, datata 10 giugno e firmata dall'avvocatura provinciale, la Provincia guidata da Gerardo Stefanelli ha chiesto al Sindaco del Comune di Latina Matilde Celentano di porre fine all'occupazione del complesso immobiliare "ex Rossi Sud", avvenuta in virtù di un'ordinanza sindacale emessa quasi tre anni fa per una situazione di emergenza che, secondo la Provincia, non sussiste più. Il 2 luglio 2022, l'Ordinanza Sindacale n. 112 disponeva lo sgombero immediato del Centro di accoglienza "Al Karama", stabilendo la sistemazione temporanea delle famiglie rom presso l'ex Rossi Sud, un immobile di proprietà della Provincia. Il presupposto era la gestione di un'emergenza, ma l'occupazione, nata come provvisoria a seguito dell'incendio che devastò il campo di via Monfalcone, si è protratta ben oltre i limiti inizialmente previsti, superando ampiamente il principio di temporaneità che legittima un'ordinanza contingibile e urgente. Scrive l’avvocatura che «considerato il notevole lasso di tempo già trascorso e la sensibile riduzione del numero dei legittimi occupanti, il Comune di Latina ha avuto ampio margine per superare la situazione emergenziale ed individuare soluzioni abitative alternative e più idonee utilizzando gli strumenti ordinari necessari alla loro attuazione».
La Provincia sottolinea come l'ex Rossi Sud, catastalmente classificato come uffici, magazzini e laboratori, sia del tutto privo dei requisiti abitativi minimi e delle necessarie condizioni igienico-sanitarie, come più volte accertato dalle autorità competenti. L'area esterna, inoltre, presenta un "accumulo significativo di rifiuti" che ne compromette ulteriormente la salubrità. A questo si aggiungono "reiterati atti vandalici e furti" all'interno della struttura. L'occupazione in atto ha causato, e continua a causare, un grave danno economico e patrimoniale alla Provincia. L'immobile non può essere utilizzato per la sua destinazione originaria, ovvero ospitare eventi fieristici e manifestazioni culturali, e subisce danni ingenti a causa dell'omessa custodia da parte del Comune. La Provincia denuncia anche i costi sostenuti come proprietaria per mantenere attive le utenze di acqua ed energia elettrica.
Inerzia e silenzio dal Comune
Nonostante i ripetuti solleciti e la fitta corrispondenza, il Comune di Latina è rimasto "inerte", non definendo una soluzione per la situazione emergenziale, né fornendo una data certa per la restituzione dell'immobile. Non sono state offerte garanzie per il risarcimento o l'indennizzo dei danni subiti e la situazione degli occupanti rimane incerta. Alla luce di queste premesse, la Provincia di Latina ha formalmente richiesto al Sindaco del Comune di Latina la "immediata revoca dell'Ordinanza Sindacale n. 112 del 02.07.2022", argomentando che le condizioni di necessità e urgenza sono cessate. Contestualmente, ha intimato e diffidato il Sindaco alla «restituzione dell'immobile ed al ripristino nello stato quo ante» del complesso ex Rossi Sud. La Provincia, nell'istanza, firmata dagli avvocati Claudia Di Troia, Marco Torelli e Giulio Tatarelli del Settore Avvocatura, richiamando la propria corrispondenza pregressa, ha inoltre ribadito di essere sollevata da ogni responsabilità civile e penale per qualsiasi evento dannoso a persone o cose che dovesse verificarsi a causa dell'attuale "illegittima occupazione" e della permanenza dei soggetti nell'immobile.
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