Il fatto
17.08.2025 - 08:24
Sono ancora diversi i dubbi sulla causa della fuga di gas che ha generato il violento incendio di mercoledì sul ponte di via del Crocefisso, ma intanto giovedì sera si è registrato un episodio che sembra confermare il ruolo di un piromane all’origine di tutto, nell’eventualità introdotta dai tecnici di Italgas che l’esplosione sia stata provocata appunto da un incendio di sterpaglie appiccato da ignoti sulla sponda del canale delle Acque Alte, prossimità del cavalcavia e quindi della conduttura del gas che alimenta la rete nella zona di Borgo Santa Maria.
Nella sera della vigila di Ferragosto infatti i residenti hanno visto una persona avvicinarsi alla sponda del canale nel momento in cui partiva un nuovo rogo. Le fiamme sono state contenute perché i testimoni si sono affrettati ad allertare il numero unico d’emergenza 112, ma l’episodio sembra confermare la volontà, da parte di qualcuno, un soggetto ancora sconosciuto, di appiccare un incendio in quella zona.
Prima di tutto i danni sono stati contenuti perché l’indomani dell’incendio che aveva lasciato un migliaio di utenze senza gas domestico, mentre i tecnici ripristinavano gli impianti, la Polizia Locale aveva provveduto a segnalare la presenza di sterpaglie nella zona circostante, che potevano rappresentare un rischio se l’incendio fosse ripartito, e il Consorzio di Bonifica si è attivato per pulire la sponda del canale.
Inoltre giovedì sera uno dei carabinieri intervenuti in seguito alla segnalazione si è adoperato per spegnere subito le fiamme con mezzi di fortuna, prima dell’intervento dei vigili del fuoco che hanno poi bonificato l’area, per evitare che le fiamme continuassero a covare per poi riprendere vigore in un secondo momento.
Fatto sta che all’arrivo di una pattuglia della Sezione Radiomobile della Compagnia di Latina, del piromane non c’era traccia. Non sarebbero stati individuati neppure personaggi sospetti. E i testimoni, complice il buio, non sono stati in grado di fornire particolari utili al riconoscimento del soggetto che potrebbe avere tentato di appiccare nuovamente l’incendio. Certo, in ogni caso non si sarebbe potuto replicare l’epilogo del giorno prima, perché la tubazione esplosa mercoledì ormai è fuori uso e la rete è stata alimentata diversamente.
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