Il fatto
02.09.2025 - 08:29
Una vicenda che sta mobilitando un’intera comunità. Da circa una settimana, nel cimitero di Gaeta, si cerca disperatamente un gattino rimasto intrappolato con la testa in un barattolo. L’animale è stato avvistato più volte tra i vialetti e le siepi (è stato visto per l’ultima volta venerdì scorso), ma ogni tentativo di catturarlo è finora fallito.
La situazione è diventata critica: l’animale non riesce a mangiare né a bere e, secondo chi lo ha osservato, potrebbe avere difficoltà respiratorie.
L’allarme ha fatto scattare una vera gara di solidarietà. In città si sono mobilitate associazioni animaliste e volontari, che da giorni pattugliano l’area del camposanto nel tentativo di rintracciare e salvare il piccolo felino. Nonostante le ricerche serrate, il gattino continua a sfuggire.
Ieri mattina è arrivato anche l’intervento delle istituzioni: il sindaco Cristian Leccese, insieme all’assessore Teodolinda Morini, ha contattato la Asl per chiedere un intervento immediato. Nel pomeriggio, dalle 14, sul posto sono arrivati i veterinari del servizio sanitario, che hanno avviato nuove operazioni di recupero, ancora in corso.
La vicenda riporta l’attenzione su una realtà nota da tempo: all’interno del cimitero di Gaeta vive una colonia felina numerosa. Già in passato era stata emessa un’ordinanza per il suo sgombero, a cui è seguito un incontro tra l’amministrazione e le associazioni animaliste, con l’impegno di trovare soluzioni alternative e spazi idonei.
La storia del gattino con la testa nel barattolo, oltre a suscitare apprensione e tenerezza, diventa così simbolo di una questione più ampia che riguarda il rapporto tra la città e i suoi animali. In attesa di un epilogo positivo per l’animale, resta l’impegno collettivo di chi, in questi giorni, non smette di cercarlo e spera presto di liberarlo da una trappola che rischia di trasformarsi in tragedia.
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