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Il fatto

Minori rapinati in centro, audizione dal gip

Chiesto l'incidente probatorio per blindare le testimonianze. Due gli indagati in carcere

Minori rapinati in centro, audizione dal gip

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale Giuseppe Cario

Accolta la richiesta di incidente probatorio presentata dalla Procura per ascoltare i minori vittime di una serie di rapine che si sono consumate nel centro della città lo scorso agosto. La richiesta presentata dal magistrato inquirente, il pubblico ministero Giuseppe Miliano, è stata accolta dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale Giuseppe Cario che ha disposto l’audizione dei minori, vittime delle rapine commesse da due giovani, entrambi detenuti in carcere: Rachid Morchidi e Kim Gavin Murorunkwere. Anche al Tribunale del Riesame le accuse avevano pienamente retto e le esigenze cautelari erano rimaste immutate.  Erano stati gli agenti della Squadra Mobile di Latina ad occuparsi delle indagini scattate dopo la denuncia presentata dalle vittime, terrorizzate per le condotte dei due presunti responsabili. I due ragazzi avevano terrorizzato alcuni coetanei per dei fatti avvenuti tra piazzale dei Bonificatori e piazza del Popolo nel centro di Latina. Sono accusati di estorsione e anche rapina. In base a quanto è emerso avevano avvicinato con tono minaccioso diversi adolescenti della città e si erano fatti consegnare delle somme di denaro. «Guarda hai 20 euro che devo pagare un buffo, poi te li ridò», era stata una  delle frasi utilizzate per agganciare le vittime, i ragazzini erano rimasti terrorizzati.  Nel provvedimento restrittivo il giudice aveva sottolineato che:  «l’unica misura in grado di fronteggiare le esigenze cautelari - nonostante la giovane età per i due ragazzi  - è la custodia in carcere proporzionata all’entità del fatto». Agli atti dell’inchiesta erano finite le testimonianze degli adolescenti.   «Uno mi ha bloccato davanti e uno di dietro, non avevo possibilità di allontanarmi e di dire no alla loro richiesta senza entrare in contatto con loro». E poi un altro aveva aggiunto: «Ho capito che litigare voleva dire che mi avrebbero aggredito, ho ceduto la banconota da 20 euro che era l’unica che mi era rimasta». I due indagati sono difesi dagli avvocati Emanuele Farelli e  Davide De Mauri. Adesso è stata accolta la richiesta presentata dalla pubblica accusa. Le parti offese hanno un’età tra i 15 e i 17 anni. «Non mi va di litigare. Dacci i soldi, forza». E poi. «Faccio pugilato, sono un campione».  In un caso due ragazzi seduti su una panchina la sera dello scorso 11 agosto sono stati prima avvicinati e poi salutati dai due giovani indagati.  Le due vittime- in base a quanto è emerso - erano state costrette ad alzarsi, erano state perquisite per trovare il denaro e uno dei ragazzi era stato derubato in tutto di  20 euro e di una carta prepagata con una ulteriore richiesta. Gli agenti della Squadra Mobile di Latina avevano chiuso il cerchio su una serie di episodi che avevano suscitato un certo allarme sociale tra i giovanissimi e le famiglie.  «Questo risultato è il frutto anche della fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nella Polizia», avevano messo in luce gli investigatori. Adesso è previsto l’esame degli adolescenti per ricostruire i fatti davanti al giudice

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