Sperlonga, il fatto
29.11.2025 - 12:00
La prima svolta nell’indagine del sostituto procuratore Giuseppe Bontempo sui favori e le soffiate al Comune di Sperlonga è dello scorso 11 agosto, quando, a tre anni dall’avvio delle verifiche, gli indagati, tra cui sindaco e segretaria generale dell’ente, vengono a conoscenza che si stanno facendo verifiche sulle loro attività legate alla funzione di figure pubbliche. Il fatto è che molto prima, nel 2021, quasi tutti gli indagati vennero a sapere che esisteva un’indagine penale sulle attività dell’ente. E a rivelarlo fu un appartenente alle forze di polizia, un carabiniere in servizio presso la Tenenza di Fondi. E’ lui che a dicembre 2021 chiama un vigile urbano di Sperlonga e gli dice che sono state attivate intercettazioni telefoniche per fatti riferibili all’amministrazione di Sperlonga, intesa sia in senso politico che burocratico. La soffiata è autentica e infatti anche la telefonata tra carabiniere e vigile viene intercettata. Il vigile avvertito è tra gli indagati e gli viene contestato di aver «ridotto» ad un suo amico l’entità di una multa stradale per violazione del semaforo rosso sulla Flacca, ma, cosa più grave, rivelerà allo stesso amico che i carabinieri di Terracina si erano recati in Comune per acquisire dei fascicoli di pratiche urbanistiche, riferendo anche il nome degli intestatari.
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