Il fatto
02.12.2025 - 10:00
Condanna a due anni a fronte di una richiesta di quattro anni formulata dal pubblico ministero e scarcerazione con la concessione degli arresti domiciliari per Carlo Peluso, 44 anni di Latina, era stato arrestato lo scorso ottobre per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti nel corso di una operazione condotta dai Carabinieri durante una maxi operazione di controllo. La sentenza è stata emessa ieri dal giudice monocratico del Tribunale. Si trattava di un processo che era un proseguo di direttissima.
L’imputato è difeso dall’avvocato Sandro Marcheselli. L’attività investigativa era scattata meno di due mesi fa quando erano intervenute diverse auto dei militari per un servizio per contrastare lo spaccio di stupefacenti. Nel corso di un mirato controllo nella cantina del 44enne in via Helsinki gli uomini dell’Arma avevano trovato 70 grammi di cocaina oltre a bilancini di precisione che secondo l’accusa rappresentano la prova dello spaccio. Accolta la richiesta della pubblica accusa che aveva chiesto il carcere.
Non è escluso anche che la difesa possa chiedere dei riti alternativi. Peluso era tornato in libertà da pochi mesi, lo scorso giugno, dopo che era stato assolto dai giudici della Corte d’Appello di Roma per la rapina nella gelateria Treccioni di Latina avvenuta nel settembre del 2023. In primo grado il Collegio Penale del Tribunale di Latina lo aveva condannato alla pena di otto anni, in secondo grado aveva ottenuto l’assoluzione.
Il blitz dell’altro giorno condotto dagli uomini dell’Arma era scattato nel corso dell’operazione «Alto Impatto», durante un controllo in una palazzina di via Helsinki e dopo che hanno sentito dei rumori sospetti provenienti dallo scantinato, gli investigatori hanno sorpreso Peluso con 70 grammi di cocaina, due bilancini di precisione e il materiale vario per il confezionamento delle dosi.
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