Il fatto
03.12.2025 - 18:30
Cinque anni lontano dagli stadi e obbligo di presentarsi in Questura ogni volta che gioca il Latina o la Nazionale: è il bilancio della serata di Arezzo per un noto ultras nerazzurro, riconosciuto e sanzionato dopo il post-partita ad alta tensione del 26 novembre. Al fischio finale della sfida di Coppa Italia di Serie C, il tifoso avrebbe deciso di andare oltre la semplice contestazione, scavalcando la barriera che delimita il settore ospiti per tentare di raggiungere il campo.
Il gesto, compiuto davanti alle telecamere e ai presenti, è stato immediatamente bloccato dal personale di servizio: steward e agenti della Squadra Tifoserie della DIGOS di Latina sono intervenuti prima che potesse scendere sul terreno di gioco, evitando così ripercussioni per giocatori, ufficiali di gara e altri tifosi. La successiva visione dei filmati di sicurezza non ha lasciato dubbi sulla dinamica e sull’identità del protagonista, già conosciuto negli ambienti investigativi e non nuovo a provvedimenti di questo tipo, avendo avuto un DASPO nel 2015.
Alla luce di questi elementi, il Questore di Arezzo ha deciso per la linea dura, firmando un DASPO che colpisce il tifoso per i prossimi cinque anni, impedendogli l’accesso a stadi e impianti dove si disputano incontri di calcio a ogni livello, compresi test amichevoli. Contestualmente è stato imposto l’obbligo di firma in Questura a Latina durante le gare del Latina Calcio 1932 e della Nazionale, una misura pensata per tenerlo lontano dalle curve e ridurre il rischio di nuovi episodi di intemperanza legati al tifo organizzato.
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