La storia
19.02.2025 - 18:24
«Noi costretti a vivere con dieci euro al mese!». La denuncia sembrava incredibile e invece è il racconto documentato di una famiglia (tre persone, tra cui una minore) che ha visto decurtare alla Naspi del capofamiglia l’intero ammontare a causa dei conguagli Irpef che avrebbero dovuto essere spalmati durante tutto il 2024; invece sono stati calcolati sul cedolino della disoccupazione Naspi di dicembre e gennaio ed entrambe le volte sono rimasti solo dieci euro di accredito. Il protagonista di questa vicenda è un ex dipendente di Alitalia che per giorni ha cercato di avere spiegazioni dall’Inps di Latina (titolare delle erogazioni Naspi), dall’Agenzia delle Entrate, dal Caf e alla fine ha inviato una lunga mail al direttore della sede Inps di Latina per sottolineare come, al netto delle procedure seguite, si sia trovato a vivere con venti euro in due mesi con la moglie e la figlia a carico, solo perché la ritenuta Irpef è stata cumulato a fine anno, mentre negli altri mesi c’erano state trattenute inferiori a quelle dovute. La prima doccia fredda per la famiglia c’è stata il 17 gennaio quando appunto è stato comunicato l’accredito di dieci euro sul conto, la seconda l’undici febbraio scorso. Il lavoratore a quel punto ha chiesto spiegazioni ai funzionari Inps che avrebbero sostenuto che l’errore in realtà era stato commesso dall’Agenzia delle Entrate, i cui funzionari però hanno sostenuto che il calcolo (errato) era stato fatto dal sostituto d’imposta ossia l’Inps. «Siamo convinti - si legge nella mai inviata al direttore dell’Inps di Latina - che avrebbero dovuto innanzitutto mandarci una comunicazione prima di trattenere praticamente l’intera somma del sussidio Naspi e avremmo dovuto avere la possibilità di rateizzare il dovuto al Fisco, viso che è l’unica entrata di sostegno per la famiglia; una famiglia composta da tre persone, con una minore a carico non può vivere con dieci euro al mese, non ci vuole molto a capirlo». Di fatto la famiglia ha chiesto un intervento al direttore dell’Inps di Latina per cercare di recuperare almeno una parte del trattenuto di febbraio anche se sembra un’impresa impossibile visti i tempi ristretti. Secondo quanto contenuto nella mail al momento della domanda per l’accesso alla Naspi l’ex dipendente Alitalia aveva fatto richiesta per il massimo delle destrazioni mensili proprio per evitare problemi con i conguagli.
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