Il caso
19.02.2025 - 20:34
«Appare di tutta evidenza che i compromessi rapporti tra mandanti e mandatarie e tra Meranese e la Asl Latina e le evidenti difficoltà di Meranese non devono ricadere sui lavoratori e sul servizio essenziale di pubblica utilità che gli stessi svolgono presso strutture sanitarie e amministrative aziendali, pertanto si chiede alle spettabili organizzazioni sindacali di agire ed operare, oltre che a tutela dei lavoratori come legittimamente devono fare, anche nell'ottica di salvaguardia dell'utenza, che certamente non può subire un disservizio per questioni pretestuose ed infondate». Parole della Asl di Latina che dopo le proteste per gli stipendi degli addetti alle pulizie svela l’altro volto di questa storia, ossia una lite tra le società del raggruppamento di imprese che vinto l’appalto. Nel frattempo la UilTucs che rappresenta un’ampia fetta di lavoratori ha chiesto un incontro al Prefetto di Latina.
«La capofila dell’associazione temporanea e di imprese che gestisce l’appalto, Meranese Servizi, ci ha annunciato con lettera formale dell’11 febbraio una situazione di difficoltà di cassa che impedirebbe, a suo dire, la corresponsione delle retribuzioni di gennaio 2025. - scrive il segretario della UilTucs, Gianfranco Cartisano - Nel sottoporre tale problematica alla committenza, abbiamo ricevuto un quadro completamente diverso da quello presentatoci dall’azienda, in cui l’ASL ci conferma, tra l’altro una situazione di conflittualità tra le aziende che compongono l’ATI, oltre che una serie di rilievi di natura amministrativa. L’ASL ci chiede infine senso di responsabilità nei confronti dell’utenza, in considerazione del servizio essenziale prestato dal personale di pulizia nelle strutture ospedaliere. Riteniamo che proprio in ragione della necessaria garanzia del servizio fornito dai lavoratori e delle lavoratrici, debba essere fatta chiarezza rispetto ai pagamenti delle retribuzioni e al regolare andamento dell’appalto».
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