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Il caso sicurezza

Minorenni rapinati in centro da giovani stranieri, nuovi casi

In azione gruppi di nordafricani, agiscono con prepotenza per farsi consegnare il denaro. Domenica sera due episodi

Minorenni rapinati in centro da giovani stranieri, nuovi casi

Sono sempre più frequenti le rapine ai danni dei giovanissimi che frequentano il centro di Latina, praticamente un fenomeno fuori controllo che le forze di polizia non riescono a contrastare. Domenica sera si sono registrati gli ultimi due casi che alimentano l’allarme, perché mettono in evidenza la facilità con la quale coppie di bulli riescono a sottrarre denaro agli adolescenti. Stando alle descrizioni, praticamente tutte convergenti tra loro, a colpire sarebbero gruppetti di giovani nordafricani, poco più grandi delle vittime, al massimo intorno ai vent’anni.

Un collegamento tra i vari episodi registrati negli ultimi mesi in centro, quasi tutti tra piazza del Popolo e le poste centrali, sembra scontato perché a coincidere non sono solo le descrizioni degli autori delle rapine, ma è anche il metodo utilizzato per derubare gli adolescenti, tutti di età comprese tra i 14 e i 16 anni. I bulli non hanno neppure bisogno di utilizzare armi, perché fanno leva sulla prepotenza, imposta con la loro fisicità, con la differenza di età e soprattutto con la vulnerabilità delle vittime, scelte in maniera ponderata. Perché prendono di mira quasi sempre gruppi meno numerosi di ragazzi, magari isolati rispetto alle folle delle sere del fine settimana, e soprattutto cercano di individuare i ragazzi più fragili o comunque meno avvezzi a reagire. In alcuni casi i bulli valutano la situazione con un approccio iniziale, come una richiesta di una sigaretta, poi passano alle maniere forti, anche solo alzando il tono della voce e alludendo a reazioni violente. Finora però, almeno stando alle informazioni raccolte, nessun adolescente sarebbe stato aggredito fisicamente.

Quelli registrati finora sono episodi subdoli, perché gli autori delle rapine hanno sempre l’accortezza di non sottrarre oggetti di valore ai ragazzi presi di mira. Ordinano loro di consegnare denaro, a volte si accontentano di una parte dei soldi che hanno in tasca, come se si trattasse di un favore. Si presentano sempre con atteggiamento prepotente, in alcuni casi hanno tolto gli smartphone dalle mani delle vittime solo per intimorirli e restituirglieli una volta ottenuti i contanti. Si sarebbero registrati anche casi in cui hanno infilato le mani nelle tasche degli adolescenti per costringerli a dare loro qualcosa, anche solo banconote da cinque o dieci euro. Ma al di là del valore del denaro sottratto, il contraccolpo emotivo per i ragazzi e le loro famiglie è un danno ben più grave.



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