La polemica
04.12.2023 - 20:30
Su quanto accaduto nel corso dell'ultimo consiglio comunale non c'è accordo tra maggioranza e opposizione partendo dalla questione Augustus. I consiglieri di minoranza Giancarlo Massimi, Maurizio Lucci, Vincenzo Avvisati, Paolo Mellano, Immacolata Iorio ai quali si aggiunge il consigliere di maggioranza Simone Brina per il gruppo di Azione hanno deciso di ricostruire quanto accaduto. Infatti, per i firmatari della nota congiunta a differenza di quanto sostenuto dalla maggioranza, di omissioni ce ne sarebbero state diverse sulla vicenda Augustus. Tutto comincia il 27 novembre quando il vicesindaco chiede ai capigruppo di minoranza la possibilità di convocare Commissione congiunta Bilancio e Lavori Pubblici a breve per andare in Consiglio e deliberare il Muto relativo all'acquisto e ristrutturazione dell' Augustus. «A margine della seduta - scrivono i consiglieri - il capogruppo del Pd, presso l'ufficio dello Staff del Sindaco, ha chiesto al vicesindaco se fosse stata acquisita la stima dell'immobile da parte della Agenzia delle Entrate, come da delibera della Giunta Comunale.
La risposta è stata che fino ad allora, nonostante solleciti, non fosse stata acquisita». Il consiglio viene fissato per il 30 novembre preceduto, dalle Commissioni congiunte. La stessa mattina quindi «il capogruppo del Pd si recava in Comune per chiedere visione del fascicolo agli atti del consiglio. Fascicolo non consultabile (la segretaria non era presente), anche se allo stesso erano stati inviati gli atti deliberativi relativi ai due argomenti dal responsabile del servizio finanziario. Gli atti, come da legge e regolamento, devono essere depositati 24 ore prima della seduta del consiglio». Quindi si svolge la commissione congiunta in cui vengono evidenziate «alcune questioni formali sulla adozione degli atti» in più veniva chiesto «al vicesindaco di avere copia della stima della Agenzia delle Entrate che, a detta del vicesindaco, era stata ricevuta nella giornata precedente.
Stima non presente agli della commissione né mostrata nonostante la richiesta. Tanto è che il capogruppo del Pd ha provveduto il giorno 1 dicembre, successivo alla seduta, a fare richiesta per iscritto di avere copia della stima e della documentazione relativamente alla interlocuzione con il privato venditore. La minoranza ed il presidente della Commissione Bilancio chiedevano, altresì, se fosse presente agli atti un piano di gestione, come più volte sollecitato per vicende relative alle acquisizioni immobiliari dalla Corte dei Conti, dovendo dimostrare in concreto l'utilità pubblica dell'operazione finanziaria che si sostanzia, trattandosi di un acquisto immobiliare da privato. Piano che non era agli atti».
Sulla scorta di queste carenze sono state presentate una serie di domande durante il consiglio svoltosi la sera. «Di fronte a queste ed ad altre reticenze - concludono i consiglieri - che non hanno permesso di assumere atti secondo scienza e coscienza, i consiglieri di minoranza ed il consigliere Simone Brina hanno deciso di uscire dall'aula. Le accuse di ostruzionismo rivolte dalla maggioranza alla minoranza sono strumentali e false, dato atto che quest'ultima ha collaborato alla calendarizzazione della Commissione consiliare e del Consiglio, nonostante i tempi ristretti. Il tutto è documentato dal verbale della Commissione congiunta e dalla registrazione in streaming della seduta del Consiglio comunale che tutti possono verificare. Tutto il resto sono illazioni prive di fondamento».
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