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La scelta

Dimissioni ritirate, Fabrizio Di Sauro resta tra i consiglieri

L'ex candidato a sindaco: «C'è necessità di continuare un confronto e un progetto alternativo per il governo della città»

Dimissioni ritirate, Fabrizio Di Sauro resta tra i consiglieri

Fabrizio Di Sauro resta tra i consiglieri comunali di Terracina. L'ex candidato a sindaco della coalizione di sinistra formata da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Terracina Rinasce, recede dall'intenzione di dimettersi e continuerà, dunque, la sua attività nel ruolo di capogruppo de "La Città del Possibile". Le dimissioni, come noto, erano state la conseguenza del "muro" che lo stesso Di Sauro si era trovato di fronte al momento di proporre nel Consiglio comunale dello scorso 13 dicembre l'istituzione del Parco Archeologico del Tempio di Giove Anxur e l'approvazione del relativo Regolamento di gestione. Un "muro" che venne eretto dalla maggioranza compatta e che venne "avallato" anche dal PD. Una mancata discussione nonostante il parere favorevole espresso all'unanimità dalla commissione consiliare competente sulla cultura. E questo portò alla sua decisione di mollare la presa. «La mia scelta di restare - spiega adesso Di Sauro - è arrivata pure a seguito delle consultazioni e dei confronti diretti con parte degli elettori e sostenitori che mi hanno sostenuto alle elezioni amministrative. Ho deciso quindi di non abbandonare il campo anche con la consapevolezza che la città ha tanto bisogno di contributi qualificati per affrontare gli innumerevoli problemi che la affliggono da decenni e che c'è ancora la possibilità di percorrere nuove prospettive politiche».

Ma quella proposta, che doveva essere approvata entro il 15 dicembre per poter ottenere l'accreditamento presso la Regione Lazio e accedere quindi ai fondi di finanziamento previsti per il 2024, resta una ferita aperta: «Perché si è evidenziato, ancora una volta, la sottovalutazione del reale valore dello straordinario patrimonio culturale della città - racconta Di sauro -. Dopo inoltrai una lettera di dimissioni tramite la PEC istituzionale del Comune ma, successivamente, mi venne comunicato che la modalità era inefficace».
Nel frattempo, però, centinaia di elettori, sostenitori, attivisti politici e anche molti colleghi del consiglio comunale lo invitarono di rivedere la sua posizione e a rinunciare all'idea di abbandonare l'impegno politico. «E' stata anche organizzata un'assemblea pubblica, qualche giorno dopo, molto partecipata sia in presenza che da remoto che all'unanimità mi ha chiesto di rinunciare definitivamente a perfezionare le dimissioni e a promuovere un incontro con il coordinamento politico della coalizione per ridefinire le modalità di cooperazione».

Un incontro a cui hanno partecipato, oltre a Di Sauro, i rappresentanti del PD e di Terracina Rinasce. «Nell'occasione - osserva il consigliere - si è constatato il mutamento della situazione e si è deciso di dar vita a una fase nuova che sarà caratterizzata da una più netta autonomia decisionale e di azione politica di ciascuna formazione senza, per questo, disdegnare le occasioni e opportunità di eventuali accordi e convergenze. Al di là delle oggettive difficoltà tra le forze politiche, che per Terracina non sono certo una novità, esiste una necessità di continuare un confronto politico finalizzato alla realizzazione di un progetto alternativo per il governo della città. Anche perché in questi primi mesi di nuova amministrazione non c'è stato nessun segnale di miglioramento delle condizioni della città stessa».
Di Sauro elenca la condizione delle strade, della viabilità, dei servizi, delle opere pubbliche, dei musei, delle biblioteche, dell'archivio storico, della Rocca Traversa, della Torre degli Acso, della sala Appio Monti, della Chiesa e del Convento di San Domenico. «Chiusi erano prima di questa amministrazione e chiusi sono rimasti tutt'ora - rimarca Di Sauro -. E' anche sulla base di queste considerazioni che ho deciso di riprendere il lavoro di consigliere. Per me la politica è cominciata come un'esperienza di servizio per la comunità e ora continuerà con lo stesso spirito e con rinnovato impegno».

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