Il caso
30.05.2024 - 09:30
Continua il braccio di ferro sul seggio regionale scattato a Latina e non a Frosinone per la lista della Lega. Ieri a Frosinone è terminato il riconteggio delle schede e pare che il risultato finale rimane invariato: il seggio scatta a Latina e dunque conferma Angelo Tripodi, attualmente consigliere di Forza Italia ma eletto con il carroccio. Mentre rimane escluso dall’aula della Pisana Pasquale Ciacciarelli, il candidato della Lega più votato a Frosinone e attualmente assessore all’urbanistica della Regione Lazio.
Tripodi è ovviamente soddisfatto ma lancia stoccate all’indirizzo dell’ex compagno di partito. «Dopo un lungo ed estenuante lavoro della Prefettura di Frosinone, che ringrazio per la professionalità e competenza dimostrate, termina il riconteggio di tutte le schede della provincia di Frosinone delle ultime regionali, così come richiesto dall’attuale assessore Pasquale Ciacciarelli.
Oggi dovrebbe finire anche la politica degli annunci trionfalistici di Ciacciarelli e il suo cerchio magico». Il quale, dal canto suo, non è per nulla convinto che la parola fine sia stata scritta a questa storia. Tanto che afferma: «Con oltre 450 schede in parte già attribuite, in parte contestati e quindi al vaglio della decisione del giudice nell’udienza di ottobre si chiude un ulteriore fase del riconteggio. Considerando che in molti casi non si è proceduto all’analisi di ogni singola scheda, ma che sono stati riaperti solo i plichi relativi alla Lista Salvini Premier, abbiamo, insieme ai miei avvocati, ritenuto opportuno chiedere la calendarizzazione di un’ulteriore udienza così da consentire il riconteggio anche delle schede al di fuori di quelle affascettate che, al momento, non sono state ricontate. Un’istanza nata in ragione dell’esigenza, ribadita all’interno dell’ordinanza, di procedere alla verifica generale dei voti e della loro corretta attribuzione alle singole liste».
Per Tripodi, al contrario, la questione appare chiusa. «Ora intendo ringraziare tutte quelle persone che mi hanno votato in provincia di Frosinone, ma i cui voti non furono utilizzati, perché anche questo è emerso dalle verifiche delle schede. A causa di questo inutile polverone ricordo che è stato sottratto tempo agli uffici della Prefettura, distolta dai suoi già gravosi compiti, penso alle crisi aziendali che vive quella provincia, alla tutela dell’ambiente, penso anche alle spese sostenute per fare questo grande lavoro, anche qui a discapito dei contribuenti. Ma anche al tempo sottratto a molti dei mie collaboratori, ai miei avvocati Corrado De Simone, Giammarco Florenzani e Fabrizio Montoni che ringrazio e che mi hanno assistito e accompagnato lungo tutto questo percorso. Come spesso mi piace dire: vincono i fatti, no la politica degli annunci”, così Orlando Angelo Tripodo in un comunicato al termine del riconteggio delle schede presso la prefettura di Frosinone».
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