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Tari, aumenti e critiche. Confartigianato: "Gestione inaccettabile"

I costi del servizio e il fondo crediti gravano sul Pef: tassa in crescita fino al 6% per le famiglie e fino al 10% per le attività

Tari, aumenti e critiche. Confartigianato: "Gestione inaccettabile"

Il clima continua ad essere incandescente sul tema tari e rifiuti a seguito dell'approvazione del Pef dei rifiuti 2022-2025 e dell'ultima seduta di bilancio nella quale è passato il rendiconto di gestione. Quel che si preannuncia per i cittadini della seconda città del Lazio sono ancora una volta bollette Tari salate dopo gli aumenti già registrati lo scorso anno e quelli delle prime rate di acconto di quest'anno e con l'ipotesi di un conguaglio ancora più oneroso.

Il piano economico finanziario del servizio appena approvato in commissione Ambiente e che approderà in consiglio dopo il 10 maggio parla chiaro: quest’anno ammonta a 36.917. 270 con un aumento di più di 2,8 milioni, rispetto al 2024. Un Pef approvato in via eccezionale proprio per la richiesta di riequilibrio di Abc per scongiurare criticità finanziarie per il 2025. Tra le ragioni di equilibrio, tutti aspetti di criticità importanti per un servizio che non decolla da anni e che l'amministrazione Celentano vuole chiudere con un nuovo sistema che sostituirà gradualmente i mastellini introdotti sotto la gestione Coletta, il peso del fondo crediti di dubbia esigibilità con 970mila euro, il corrispettivo di Abc che incide per 863mila euro dei quali 500mila euro sono di adeguamento Istat al contratto collettivo nazionale di lavoro e 300mila derivano dall’avvio della Pap in centro per le utenze non domestiche.

Con queste previsioni la tari dovrebbe aumentare del 6% sulle utenze domestiche, ma con rincari ancora più consistenti per le attività commerciali. In più l'ultima grana è quella dello spettro dei dieci milioni di euro che il Comune di Latina potrebbe dover restituire ai cittadini sotto forma di rimborsi Tari per l'aumento dei costi del servizio da 26 a 36 milioni di euro che nel 2023 superava il limite massimo del 10% annuo di incremento previsto dalla normativa. Se l'Arera, l’Autorità di regolazione per Energia Reti e Ambiente dovesse giudicare l’operazione non conforme, scatterebbe l’obbligo di rimborsare i cittadini. Il Comune ha già previsto in via prudenziale un accontonamento da 6 milioni di euro, ma è evidente che la situazione ha diversi margini di criticità.

Anche le associazioni di categoria cominciano a farsi sentire. «Non possiamo rimanere spettatori silenziosi di fronte alle difficoltà emerse nella gestione dell'azienda speciale ABC e alle tensioni politiche che ne stanno condizionando il futuro – spiega Letizia Bongiorno, Presidente di Confartigianato Imprese Latina, che commenta così il clima di incertezza emerso attorno al nuovo Piano Economico Finanziario (PEF) e alle recenti modifiche nella raccolta differenziata. «In un momento in cui le imprese e le famiglie sono chiamate a enormi sforzi economici – prosegue Bongiorno – è inaccettabile assistere a cambiamenti mal comunicati e male organizzati, che rischiano di compromettere il lavoro fatto finora per migliorare il decoro urbano e promuovere comportamenti virtuosi. Le piccole attività commerciali e artigiane, già messe a dura prova da costi crescenti e adempimenti complessi, subiscono ulteriori disagi derivanti da un servizio di raccolta inefficiente e da aumenti tariffari ingiustificati.”

Confartigianato Latina sottolinea inoltre come sia necessario ristabilire un clima di fiducia, mettendo al centro le esigenze reali di cittadini e imprese, attraverso strategie come la Pianificazione trasparente delle modalità di raccolta, la comunicazione capillare ed efficace con gli utenti, i controlli seri contro l’evasione della TARI, la valorizzazione dei comportamenti virtuosi, premiando chi rispetta le regole. “Non possiamo permettere – conclude Bongiorno – che errori organizzativi o divisioni politiche ricadano ancora una volta sui cittadini onesti e sui tanti imprenditori che ogni giorno investono energie e risorse nel nostro territorio. Chiediamo pertanto all’amministrazione e a tutte le forze politiche di mettere da parte le logiche di parte e lavorare insieme per costruire un sistema di gestione dei rifiuti moderno, equo, efficiente e realmente sostenibile per Latina e per chi la vive».

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