E’ venuto meno il rapporto di fiducia con i sindaci di Forza Italia. Con questa motivazione è stata, di fatto, «cacciata» la Presidente del consorzio distrettuale per i servizi sociali, Carla Ciano, uno dei nomi più noti di FI nel sud pontino, scelta meno di sei mesi fa per guidare l’ente che dovrebbe occuparsi delle politiche sociali nell’ex Distretto 5. «Ho trovato davvero curioso che la proposta di sfiducia nei miei confronti fosse stata inserita nell’ordine del giorno dell’ultima assemblea senza che ne sapessi nulla». Nel documento vengono contestate dal sindaco di Formia al direttore ad interim, Anna Maria De Filippis, in predicato di restare per altri tre anni, una serie di inadempienze che per tutta la fase transitoria (fino al 17 luglio) avrebbe dovuto fare e non ha fatto, ossia il bilancio e la convenzione con il Comune di Formia per l’utilizzo dei locali della sede, nonché i regolamenti di competenza del cda. A fronte di tali eccezioni la conseguenza è stata, invece, «solo» la sfiducia di Ciano mentre per la direzione è stato proposto un contratto ad interim triennale, appunto
Tutto è avvenuto nella riunione del 13 giugno scorso su input del presidente dell’assemblea, Angelo Pompeo, sindaco di Castelforte e non iscritto a Forza Italia. In realtà sullo sfondo del «licenziamento» della neopresidente c’è dell’altro, ossia il suo no all’incarico triennale di direttore generale del consorzio ad un dirigente da prendere in prestito dal Comune di Gaeta, la De Filippis. Secondo quanto va emergendo in queste ore sin dall’inizio c’era un accordo in base al quale il presidente del consorzio sarebbe stato indicato dal sindaco di Formia e il direttore dal quello di Gaeta; solo che il direttore è una figura amministrativa che va selezionata con bando pubblico e l’interim può durare al massimo un anno, ciò che la Ciano avrebbe accettato di fare con De Filippis, mentre tutta Forza Italia spingeva per un incarico triennale alla dirigente di Gaeta. Tanto sarebbe dunque bastato per far saltare la poltrona più alta del consorzio e dare subito la cifra di un ente che prima delle poltrone dovrebbe preoccuparsi dei servizi sociali. Nelle more è intervenuto l’assessore regionale Maselli che ha chiarito la impossibilità di procedere con convenzione a scavalco per sole 18 ore settimanali e 3 anni.
Carla Ciano resta in regime di prorogatio e dovrebbe essere sostituita già nella prossima riunione, fissata per il 30 giugno, riunione alla quale non è stata convocata.