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Il caso

Abc, il difficile salvataggio

Nel consiglio comunale il sindaco annuncia: «E’ necessaria per legge una relazione per dimostrare che l’affidamento del servizio ad ABC è la soluzione più efficiente».

Abc, il difficile salvataggio

Il Comune di Latina sarà nuovamente chiamato a dimostrare, per legge, che l’affidamento del servizio ad ABC, la società che gestisce i rifiuti in città, sulla base del nuovo progetto, sia la migliore opzione possibile e che il metodo scelto garantisca la massima efficienza ed economicità. Diversamente, la normativa prevede altre forme di gestione, incluso il ricorso al mercato. Questo è quanto emerso ieri in consiglio comunale dalle parole del Sindaco che si è espressa per conto dell'intera Giunta sul futuro dell'azienda, un nodo critico per i servizi pubblici locali e la qualità della vita dei cittadini. Il punto è stato al centro di un consiglio monotematico richiesto dalle opposizioni, ma l'atto integrativo da loro presentato che chiedeva di portare bilanci e progetti entro fine mese è stato bocciato a maggioranza.

L'atto, presentato dai gruppi di opposizione, mirava a impegnare Sindaco e Giunta a «confermare ABC quale Azienda Pubblica impegnandosi a portare in Consiglio comunale per l’approvazione entro il mese di Luglio 2025: il bilancio consuntivo 2024, quello di previsione 2025, il PEF, le tariffe TARI ed il nuovo piano industriale in modo da rendere finalmente la stessa pienamente operativa», salvaguardando posti di lavoro e continuità del servizio. Al termine della seduta, Valeria Campagna (PD) ha espresso delusione: «Volevamo chiarezza sul futuro di ABC, ma non abbiamo avuto risposte».

Ad illustrare i punti di ceriticità ad inizio seduta il capogruppo di Lbc Dario Bellini, che ha parlato di «segnali evidenti» della mala gestione della maggioranza come «il peggioramento evidente della qualità del servizio di igiene urbana su tutto il territorio comunale, con un calo della raccolta differenziata e un aumento dei conferimenti all’indifferenziata alla RIDA AMBIENTE, la rimodulazione al ribasso delle frequenze del porta a porta, l’aumento della TARI, che impone ai cittadini di pagare di più per ricevere un servizio minore, le tensioni interne all’Azienda, con i lavoratori in stato di agitazione a causa dell’aumento dei carichi di lavoro e la grossa difficoltà per l’azienda, vista la mancata approvazione dei bilanci di previsione per il terzo anno consecutivo, di assumere personale stagionale» e ancora «l'inconferibilità dell'incarico del Presidente dell'Azienda, decretato dalla delibera 157 dell’ANAC».

Il sindaco: progetto Coletta Contarina inadeguato
A nome della Giunta, il sindaco Matilde Celentano ha riconosciuto le criticità ereditate nel sistema di raccolta rifiuti porta a porta e i conti in disordine, ma ha ribadito l'assenza di «alcun giudizio precostituito sull’azienda Abc». L'obiettivo è riequilibrare e potenziare il servizio in house, superando un progetto "Contarina-Coletta" ritenuto inadeguato per una città come Latina, con costi eccessivi e un sistema di soli mastelli non funzionale. Celentano ha illustrato il lavoro svolto su due fronti, finanziario e ambientale, per un servizio efficiente e sostenibile. Ha citato la due diligence e il "controllo analogo" che hanno evidenziato «l’opacità dell’aumento delle spese del personale non autorizzate».

La mancata approvazione del bilancio 2025 di ABC è dovuta alla sua non coerenza con il piano industriale 2019 e all'impossibilità di superare le criticità entro il 30 giugno. Il nuovo progetto prevede "cassonetti intelligenti" nel centro storico e "contenitori condominiali carrellati" nell'area della circonvallazione, con un costo stimato di circa 21 milioni di euro e 40 nuove assunzioni per potenziare i servizi di pulizia. Il Sindaco ha ribadito la volontà di non tagliare posti di lavoro né aumentare la TARI, e ha annunciato che il nuovo progetto sarà sottoposto all'esame previsto dal Decreto legislativo 201/2022 (articoli 14 e 17) per dimostrare che la gestione in house è la migliore opzione, altrimenti si ricorrerà al mercato. Ha concluso auspicando il mantenimento della gestione in house, «se sostenibile».

Tra difesa e contro accuse
La consigliera di Fratelli d'Italia Simona Mulé ha sostenuto: «Non possiamo difendere ad oltranza un modello che ha mostrato tutti i suoi limiti, tutela dei lavoratori priorità non negoziabile». «Per sostenere il mantenimento in house del servizio, nel tracciato della legittimità degli atti, è necessario un progetto sostenibile di rilancio, senza che i costi non comportino nuovi aumenti delle tariffe Tari - ha spiegato il capogruppo di Forza Italia Giuseppe Coriddi - l’esame del nuovo progetto è di natura tecnica; qualora dovesse risultare non consono ai criteri di economicità ed efficienza, la legge impone altre forme di gestione. Ma una cosa è certa, i lavoratori di Abc saranno comunque tutelati.

Il capogruppo della Lega Vincenzo Valletta ha chiarito che "non vi è alcuna intenzione di compromettere il servizio né i posti di lavoro, ma vi è invece la necessità di chiarire le responsabilità della gestione precedente». Sia Porzi (Lista Celentano) che Nicola Catani e Maurizio Galardo (Noi Moderati) hanno sottolineato che il «centrodestra effettuerà la migliore scelta possibile per la città, per il suo decoro, per le tasche degli utenti del servizio di igiene urbana e per gli operatori del settore, nel rispetto delle garanzie contrattuali». A chiudere il dibattito, il capogruppo di Fratelli d'Italia Cesare Bruni ha accusato l'opposizione di aver chiesto il consiglio «per alzare una cortina fumogena sulle responsabilità dell'attuale situazione. Nessuno ha detto che vuole liquidare aprioristicamente Abc, lo dite voi per spostare lo sguardo dal grande fallimento di questa azienda. Il vostro progetto è costoso e non funziona». Ora la palla passa ai tecnici che dovranno validare il nuovo progetto. Da questo passaggio dipende il futuro della società.

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