L'evento
30.07.2025 - 20:00
Dal 31 luglio al 3 agosto, la pineta Falcone/Borsellino di Terracina torna ad accendersi con la Festa dell’Unità 2025, appuntamento storico e simbolico per la comunità democratica e per tutta la città. “Lavoro, welfare e diritti – Il dovere della politica nei territori fragili” è il tema che accompagnerà questa edizione, pensata per mettere al centro le sfide delle comunità locali, dove la fragilità economica e sociale si intreccia con il bisogno di una politica più giusta, vicina, concreta. In territori dove il lavoro è spesso precario e i servizi scarsi, il welfare non può essere piccolo. È qui che la politica deve fare la sua parte.
Un programma ricco, tra politica, cultura e musica, per parlare al cuore e alla testa dei cittadini.
Si parte giovedì 31 luglio con il teatro dei ragazzi speciali de I Fabbricanti di Emozioni rete solidale e, a seguire, il concerto di Enrico Capuano e la sua Tamurriata Rock.
Venerdì 1 agosto, il protagonista sarà Stefano Bonaccini, intervistato da Andrea Pancani (La7), seguito dal live della Savioli Big Band.
Sabato 2 agosto, spazio al confronto con una tavola rotonda su politiche sociali e sanitarie con parlamentari, consiglieri regionali, professionisti del settore e rappresentanti del terzo settore. La serata si chiuderà con il concerto dei DimensioneBrama.
Domenica 3 agosto, doppio appuntamento con i dialoghi su San Silviano, patrono del dialogo, e la tavola rotonda “Il lavoro che c’è, il lavoro che serve”, con la partecipazione di deputati, sindacalisti e rappresentanti del mondo del lavoro. Chiuderà la festa il concerto dei Mama Oxun.
Ogni sera, dalle ore 19:30, sarà possibile cenare all’aperto con piatti della tradizione e prodotti tipici locali, in un contesto conviviale e aperto a tutti.
“La Festa dell’Unità è per noi un momento di comunità, ma anche di impegno civile – dichiara il capogruppo Pierpaolo Chiumera - In un tempo segnato da sfiducia e solitudini, vogliamo restituire uno spazio di ascolto, confronto e proposta. Per una politica che si occupi davvero di chi lavora, di chi cura, di chi costruisce ogni giorno la nostra società. Perché Terracina merita di più.”
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