Cerca

Scenari

Mozzarelle di bufala e latte congelato, Righini: "Nessuna apertura"

L’assessore regionale: «Grazie al ministro Lollobrigida, tuteliamo la qualità e difendiamo i nostri produttori»

Mozzarelle di bufala e latte congelato, Righini: "Nessuna apertura"

«Non vi è nessuna volontà ad aprire all’utilizzo di latte congelato per la produzione di mozzarella di bufala». Con queste parole il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha sgombrato il campo dalle voci circolate negli ultimi giorni. Il titolare del dicastero è stato netto: nella sua proposta di legge non è previsto l’uso di latte congelato o cagliata, anzi il provvedimento in discussione inserisce ulteriori forme di protezione e nuove sanzioni contro chi adotta pratiche scorrette.

«Il resto – ha detto – sono solo chiacchiere». Una polemica, quella sul latte congelato, nata da dichiarazioni nei giorni scorsi di esponenti di Italia Viva, come la senatrice Silvia Fregolent che ancora ieri definiva «scelte politiche sbagliate» quelle del Govenro Meloni, che «rischiano di penalizzare l'industria italiana». Ma il Governo, attraverso Lollobrigida, ha chiarito che la priorità è la tutela delle tradizioni e della qualità delle produzioni del Made in Italy. Tra le quali il latte congelato non ha diritto di residenza.


Una posizione che trova immediato sostegno nelle parole dell’assessore regionale del Lazio all’Agricoltura e alla Sovranità Alimentare, Giancarlo Righini, che ha voluto rimarcare la linea comune tra Governo e Regione. «Ringrazio il ministro Lollobrigida – ha dichiarato – per aver ribadito con fermezza che non vi è alcuna intenzione di aprire all’utilizzo di latte congelato per la produzione di Mozzarella di Bufala Dop. La qualità delle nostre eccellenze agroalimentari va tutelata con ogni mezzo. Il percorso normativo in atto va esattamente nella direzione opposta: rafforzare le tutele, colpire le scorrettezze e valorizzare le filiere che lavorano con serietà e rispetto delle tradizioni».


Righini ha voluto sottolineare il valore strategico di questo prodotto, autentico ambasciatore del Made in Italy e orgoglio delle campagne laziali. «Sulla qualità non si scende a compromessi – ha aggiunto –. La Regione Lazio è e resterà al fianco dei produttori che ogni giorno contribuiscono a rendere grande l’agroalimentare italiano nel mondo».


L’assessore ha ricordato anche le azioni già intraprese sul territorio: «Abbiamo stanziato e già impegnato circa cinque milioni di euro attraverso due bandi pubblici, proprio per incentivare l’uso esclusivo di latte fresco di bufala. Si tratta di misure concrete che testimoniano il nostro impegno e che hanno già trovato l’adesione di numerosi produttori e il sostegno delle principali associazioni agricole».

Il messaggio che arriva dalla Regione è chiaro: nessuno spazio a pratiche che potrebbero minare la reputazione e il valore della Mozzarella di Bufala Dop. «Aprire al latte congelato – ha concluso Righini – significherebbe tradire la storia e la tradizione di un prodotto che identifica interi territori. Al contrario, il nostro compito è rafforzarne la tutela».


Il sostegno dell’onorevole Aldo Mattia
Sul tema è intervenuto anche il deputato di Fratelli d’Italia Aldo Mattia. «Le nostre eccellenze lattiero casearie continueranno ad essere garantite e tutelate in termini di sicurezza alimentare, al riparo da pratiche scorrette. L’ennesima conferma arriva dal ministro Francesco Lollobrigida che ha assicurato che non vi e' alcuna intenzione di aprire all'utilizzo di latte congelato per la produzione di mozzarella di Bufala Dop».

Il deputato, responsabile del dipartimento Agricoltura di Fratelli d’Italia, aggiunge: «Ringrazio il Governo, e nel caso specifico il ministro Lollobrigida, per la fermezza con cui in questi anni è stato contrastato l'utilizzo di questo metodo di produzione. Nelle prossime settimane il Ddl sanzioni prevederà nuove forme di protezione con l’unico obiettivo, di rafforzare le tutele e valorizzare le filiere che, in diverse aree dell’Italia, lavorano con onestà e rispetto delle tradizioni. Il segreto del successo del Made in Italy è dato proprio dall’eccellenza e dalla qualità dei prodotti utilizzati- conclude Mattia- e solo andando avanti lungo questa strada continueremo a conservare primati che tutto il mondo ci invidia».

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione