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Il fatto

Celentano avverte la coalizione: la lealtà non è facoltativa

La sindaca rompe il silenzio e avvisa la maggioranza: «Non sarà più consentito stare dentro formalmente e agire contro nei fatti»

Celentano avverte la coalizione: la lealtà non è facoltativa

Il tempo delle ambiguità nel centrodestra deve finire. Per questa ragione dopo settimane di tensioni e scontri sotterranei, la sindaca Matilde Celentano sceglie di fissare una linea netta pubblicamente spiegando agli alleati che «la lealtà non è facoltativa». Il segnale è chiaro: chi vuole restare nella coalizione dovrà dimostrarlo con atti concreti e con comportamenti coerenti in una fase delicata nella quale l’amministrazione sta portando a compimento alcune opere e avviando interventi per migliorare il decoro della  città.

Sindaca, qual è la linea che intende tracciare per uscire da questo clima di polemiche e beghe interne tra i partiti della sua coalizione?
Non saranno più tollerati comportamenti contrari allo spirito della maggioranza che ha vinto le elezioni e che ha ricevuto un mandato chiaro dai cittadini. Il programma amministrativo non è negoziabile. Chi fa parte di questa maggioranza ha il dovere politico e istituzionale di sostenerlo, con lealtà e responsabilità.

Cosa intende dire, in concreto, quando parla di coerenza e lealtà verso la maggioranza?
Che ogni atteggiamento che mina questa coerenza, ogni tentativo di indebolire il lavoro dell’amministrazione, danneggia non me, ma la città. Se questi comportamenti dovessero ripetersi, prenderò decisioni conseguenti verso chi li attua. Non sarà più consentito stare dentro formalmente e agire contro nei fatti.

Quindi nessuna tolleranza per chi mette in discussione il patto di coalizione?
La chiarezza non è solo un dovere verso l’amministrazione, è un dovere verso i cittadini. La mia bussola resta il programma con cui ci siamo presentati alla città. Continuerò a governare con serietà, coerenza e trasparenza. Ricordo a tutti i partiti della coalizione che la lealtà non è facoltativa.

Venite accusati di lentezza e immobilismo. Cosa risponde?
Sono consapevole delle criticità che attanagliano la nostra città, frutto della disastrosa situazione amministrativa ed economica che ho ereditato al momento del mio insediamento. Dopo due anni in cui si è lavorato per rispondere alle emergenze, siamo ora alla vigilia della messa a terra di provvedimenti strategici. 150 milioni di euro di opere sono già in fase di attuazione e saranno realizzate entro il 31 dicembre 2027. Opere vere, cantieri concreti. Non slogan. Mentre costruiamo questa trasformazione, ci siamo dovuti caricare sulle spalle decine di incompiute: progetti lasciati a metà, fondi bloccati, errori gestionali. E tutto questo proprio da chi oggi si erge a giudice e moralizzatore, dopo aver lasciato una città impantanata e senza visione.
Può indicarci qualche intervento concreto già avviato?
Entro l’anno riapriremo il Parco Falcone-Borsellino, finalmente restituito ai cittadini dopo anni di incuria. Un polmone verde moderno, sicuro, accessibile: un luogo di socialità, sport, famiglie. Partiranno anche i lavori per via Massaro, infrastruttura fondamentale per la viabilità e la sicurezza, attesa da anni. Abbiamo investito con convinzione anche sulla biblioteca, perché Latina città universitaria noi la vogliamo davvero, non solo a parole. Restituire ai ragazzi e agli studenti un luogo di studio, cultura e incontro era un dovere morale e politico. Abbiamo appena siglato l’accordo sul mercatino di via Verdi, che diventerà un poliambulatorio: un altro spazio centrale strappato al degrado. Ora lì nascerà un presidio sicuro e utile per la comunità. A tutti gli uffici comunali va un ringraziamento sincero. Il loro contributo è stato fondamentale. Hanno lavorato con dedizione, affrontando ostacoli e scadenze con serietà. I risultati sono frutto anche del loro impegno.

Uno dei punti più sentiti dai cittadini riguarda il decoro urbano. Cosa farete per migliorarlo?
Con l’approvazione in Consiglio della delibera su ABC, abbiamo avviato una nuova fase nella gestione urbana: una fase fondata su un principio semplice ma decisivo — Latina deve tornare a essere una città pulita, decorosa, ordinata. Ogni giorno, ovunque. Insieme ad ABC, con cui stiamo lavorando in sinergia, abbiamo cominciato a intervenire da subito. Ringrazio tutte le maestranze dell’azienda per il lavoro che svolgono quotidianamente, spesso in situazioni complesse, e per la serietà con cui stanno affrontando questa fase di rilancio. Sono arrivati i nuovi cassonetti: più moderni, più funzionali, più igienici.
Quando si vedranno i primi risultati visibili di questa nuova fase?
Siamo in attesa dell’approvazione del nuovo piano, ma abbiamo scelto di agire subito, perché non possiamo più tollerare la vergogna dei vecchi contenitori divelti, sporchi, distrutti, che abbiamo ereditato e che da anni deturpano le strade della città. Non è accettabile vedere quelle immagini nei quartieri, né tantomeno nel nucleo di fondazione, il cuore storico e identitario di Latina. Stiamo iniziando un percorso concreto per cambiare volto alla città, consapevoli delle difficoltà, ma determinati a restituire dignità e decoro ai nostri spazi pubblici.

Altra criticità importante è sulla viabilità cittadina, ci sono interventi in programma?
In Consiglio Comunale presenterò una proposta chiara: nel bilancio comunale vogliamo destinare risorse significative per un intervento straordinario su strade e marciapiedi in tutta la città, compresi naturalmente i  borghi. Un’azione concreta, capillare, visibile. Non esistono quartieri di serie A e di serie B: ogni angolo di Latina merita dignità, sicurezza, decoro. È un investimento che unisce, perché la cura dello spazio pubblico non ha colore politico: è un dovere civico verso tutta la comunità.


Sindaca, se dovesse riassumere la sua mission politica in poche parole a due anni e mezzo dal mandato, quale sarebbe?
Io sono qui per governare. Con determinazione, con coraggio e con rispetto verso il mandato ricevuto dai cittadini. Latina non ha bisogno di polemiche. Ha bisogno di stabilità. Ha bisogno di istituzioni che lavorano, che scelgono, che si assumono responsabilità. Ogni giorno entro in Comune con un obiettivo solo: dare risposte. Dare risultati concreti. E, alla fine di questo percorso, lasciare una città più giusta, più curata, più bella, più forte.

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