Il fatto
23.11.2025 - 12:00
Il progetto di edilizia agevolata nell'area occupata dalla ex SVAR, un intervento innovativo di recupero del tessuto urbano degradato, è tornato a muoversi dopo anni di stallo e si arricchisce di nuovi passaggi importanti. Gli operatori edili che aderiscono al consorzio delle imprese e delle cooperative assegnatarie dei lotti d’intervento del piano di zona 167, si sono incontrati per rinnovare il loro patto finalizzato a realizzare l’intervento edilizio e lo hanno fatto a pochi giorni da un vertice presso gli uffici dell’assessorato all'urbanistica nel quale sono stati definiti l’iter e le Linee guida per arrivare in tempi veloci alla redazione dei progetti. L’intervento prevede una grande piazza che costituirà l'occasione di aggregazione sociale, alloggi a prezzo calmierato destinati a famiglia di lavoratori dipendenti, attività di servizio e commerciali, al posto dei ruderi di un vecchio stabilimento dismesso. Dopo l'incontro presso l’assessorato alla Urbanistica e Casa, alla presenza dell’assessore Annalisa Muzio e di Roberto Belvisi, presidente della Commissione Urbanistica, in cui è stato rimodulato e verificato il cronoprogramma degli adempimenti necessari ad avviare il programma di riqualificazione del sito, il Consorzio CRES ha rinnovato le proprie cariche sociali rinnovando la fiducia al presidente Edgardo Bellezza ed inserendo nuovi operatori nell’organo esecutivo, ha conferito gli incarichi di progettazione dell'intero piano e definito le linee quadro e operative. «La finalità – spiega Edy Bellezza - è quella di disegnare un pezzo della città moderno, in cui siano massimizzate le tecniche costruttive più innovative, dotato dei servizi e delle attività di piccolo commercio necessari a garantire una buona qualità abitativa all'intero quartiere. I soci del Consorzio hanno concretamente rinnovato l'impegno nella realizzazione del piano urbanistico sottolineando che potrà essere attuata solo attraverso la fattiva collaborazione tra operatori di edilizia sociale a amministratore comunale». L’operazione è fattibile e sostenibile, come ha ribadito più volte il Consorzio, anche perché l’Edilizia Residenziale Pubblica non ha finalità speculative ma sociali: fornisce case ai soci a costi calmierati, aiutando famiglie che non potrebbero accedere al mercato immobiliare tradizionale. Fin dall’inizio, l’intervento ex Svar è risultato più costoso rispetto ai piani di zona delle periferie, poiché l’area era già edificabile e non agricola. Questo ha inciso sui prezzi, ma senza scoraggiare le cooperative, che rappresentano gli interessi dei propri soci. Le abitazioni avranno costi leggermente maggiori rispetto ai borghi e alle zone periferiche, ma offriranno anche il vantaggio della vicinanza al centro e dei servizi connessi. Una bella scommessa che riparte dopo venti anni di stasi, contenziosi e bonifiche in un’area divenuta una polveriera sociale. E che oggi attende un riscatto concreto e una vera direzione di sviluppo.
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