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Tennis, Roland Garros

Sinner non si ferma più: tre set a zero a Bublik e vola in semifinale

Era dal 1960, con Pietrangeli e Sirola, che due tennisti italiani non arrivavano tra i quattro a Parigi

Sinner non si ferma più: tre set a zero a Bublik e vola in semifinale

Jannik Sinner nuovamente in semifinale a Parigi

Parigi - Dal 1960 al 2025. Cinquantacinque anni dopo, la meravigliosa Italia del tennis porta due suoi tennisti alle semifinali dell'Open di Francia in corso di svolgimento sul "rosso" del Roland Garros. Nel mercoledì parigino un tantino uggioso, datato 4 giugno, Jannik Sinner ha confezionato a regola d'arte, come la più brava delle commesse degli Champs-Élysées, un'altra prestazione da inchino, di quelle che, semmai ce ne fosse bisogno, hanno evidenziato come il tennista di San Candido, sia davvero di un'altra categoria, di un altro pianeta. Bublik le ha provate tutte, soprattutto nel secondo set, ma quando nel primo prendi 6/1 (e poteva essere 6/0) e nel terzo 6/0, c'è solo che alzare le braccia e riportarle in un amen all'altezza del bacino, per applaudire l'avversario: 6/1 7/5 6/0 in un'ora e 49 minuti nei quali Sinner, soprattutto nel delicato secondo set (4-5 e 0-15 prima di mettere insieme un parziale di 23 punti a 5, ndr), ha dimostrato di avere una condizione mentale che definire imbarazzante, è poco. Sinner è di un altro pianeta proprio in questo, al di là dell'impressionante velocità dei suoi colpi e della varietà con i quali trova sistematicamente il punto. "Con lui è sempre molto difficile giocare, non sai mai quello che riesce a fare - ha tenuto a precisare il tennista azzurro al termine del match - Ha giocato un grande torneo, battendo giocatori importanti, sapevo perfettamente che il mio tennis doveva, per forza di cose, incisivo. Sono riuscito in questo ed è bellissimo, complice anche il meraviglioso pubblico del Philippe Chatrier, essere di nuovo in semifinale qui a Parigi. Ora un po' di riposo, proverò a staccare un po' la spina, magari vedrò un po' di match tra Zverev e Djokovic, ma ci penseranno Simone (Vagnozzi, ndr) e Darren (Cahill) a vedere il match. E' importante, a questo punto del torneo, staccare un po' la spina. Gli Slam sono lunghi e quando arrivi alla fine, al termine delle due settimane di gioco, devi necessariamente rifiatare"

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