Calcio, serie A
30.10.2025 - 18:56
Luciano Spalletti è il nuovo allenatore della Juventus
Luciano Spalletti è il nuovo allenatore della Juventus. L'ufficialità è arrivata nella giornata di giovedì 30 ottobre. Contratto di otto mesi per l'ex cittì azzurro, con un biennale pronto in caso di qualificazione in Champions della formazione bianconera.
La carriera di Luciano Spalletti è un lungo viaggio attraverso successi, delusioni, riscatti e rivoluzioni tattiche. Una parabola che parte da Empoli e arriva fino allo scudetto di Napoli, passando per Roma, Milano, San Pietroburgo, la Nazionale e ora Torino e la Juventus. Tutto comincia a Empoli, stagione 1993/94. Spalletti, allora tecnico delle giovanili, viene chiamato in prima squadra per cercare di salvare i toscani in Serie C1. Missione compiuta: l'Empoli evita la retrocessione ai playout contro l'Alessandria. Dopo un anno di apprendistato, il giovane allenatore firma il suo capolavoro: in due stagioni porta l'Empoli dalla Serie C alla Serie A, vincendo anche la Coppa Italia di categoria. Un ''triplo salto'' che proietta il tecnico di Certaldo nel calcio che conta. Alla sua prima esperienza in massima serie, conquista la salvezza e un prestigioso tredicesimo posto. Dopo l'exploit con l'Empoli, arrivano le prime amarezze. La Sampdoria lo ingaggia nel 1998/99, ma la stagione si trasforma in un incubo: appena tre vittorie in tredici giornate. L'esonero è inevitabile. Sarà richiamato due mesi dopo, ma la squadra retrocede. Va male anche al Venezia, dove tra esoneri e ritorni non riesce a evitare un'altra retrocessione. Due esperienze difficili che, però, non spengono la sua ambizione. È a Udine che Spalletti trova la sua dimensione. Dopo una prima parentesi da subentrato, torna all'Udinese nel 2002 per iniziare un ciclo vincente. In tre anni porta i friulani stabilmente in Europa: sesto posto, poi settimo, infine quarto nel 2004/05, con tanto di qualificazione diretta alla Champions League. Il suo calcio, fatto di pressing, organizzazione e verticalità, attira l'attenzione delle grandi.
La chiamata della Roma arriva nel 2005. L'inizio è complicato, ma un'intuizione cambia tutto: Totti ''falso nove''. Da lì, 11 vittorie consecutive, finale di Coppa Italia e un gioco spettacolare che fa scuola. Arrivano due Coppe Italia e una Supercoppa, ma anche una lunga rivalità con l'Inter e diversi secondi posti. Nel 2009, dopo un avvio di stagione difficile, Spalletti lascia i giallorossi. Nel 2010 comincia la sua avventura allo Zenit San Pietroburgo. Subito due titoli consecutivi, una Coppa e una Supercoppa: Spalletti conquista la Russia e consolida la sua fama internazionale. Il rapporto si interrompe nel 2014, dopo un periodo di flessione, ma il suo nome resta legato ai successi più importanti del club in quegli anni. Due anni dopo, a gennaio 2016, torna alla Roma. Riporta i capitolini ai vertici, chiudendo con 87 punti, record nella storia del club. Ma quella seconda avventura è segnata dallo scontro con Francesco Totti, che oscura in parte i risultati sul campo. L'addio arriva a fine stagione, nel giorno dell'ultima partita del capitano. Spalletti riparte subito, stavolta dall'Inter. In due stagioni riporta i nerazzurri in Champions League dopo anni di assenza. Ma anche qui esplode un caso interno: quello legato a Mauro Icardi, a cui viene tolta la fascia di capitano. Nonostante i risultati positivi, l'esperienza si chiude nel 2019, per lasciare spazio ad Antonio Conte. Dopo due anni sabbatici, nell'estate 2021 Spalletti accetta la sfida di Napoli. È la scelta giusta. Il suo calcio moderno e brillante incanta l'Italia e l'Europa. Con Osimhen e Kvaratskhelia protagonisti assoluti, domina la Serie A 2022/23 e riporta lo scudetto ai piedi del Vesuvio dopo 33 anni. È il punto più alto della sua carriera. Ma, a sorpresa, decide di fermarsi: ''Ho bisogno di ricaricarmi'', dirà salutando il popolo azzurro. Ad agosto 2023 viene nominato Commissario Tecnico dell'Italia, dopo le dimissioni di Roberto Mancini. Ma l'esperienza si rivela difficile: eliminazione agli ottavi dell'Europeo contro la Svizzera e qualificazione ai Mondiali in bilico. Dopo la sconfitta con la Norvegia, Spalletti annuncia il suo addio. All'orizzonte, però c'è già una nuova sfida: la Juventus. Un'altra tappa, forse l'ultima, nel viaggio di un allenatore che ha saputo reinventarsi ovunque sia andato.
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