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Latina, la società: "Nuovo logo per essere internazionali"

Ieri la conferenza stampa per il progetto di rebranding: "Tutto fatto a fin di bene". Ma i tifosi chiedono a Terracciano di lasciare la società

Latina, la società: "Nuovo logo per essere internazionali"

Questione di stemmi, di cuore, di passioni e... di marketing. Ieri pomeriggio, in un clima a dir poco incandescente con almeno cinquanta tifosi infuriati fuori alla cancellata dello stadio Francioni, si è svolta la conferenza stampa, la prima della nuova stagione, per spiegare la tanto discussa operazione di re-branding messa in atto dalla società Latina 1932. Presenti il direttore generale Biagio Corrente, il direttore area marketing Francesco Terracciano e collegato via web il C.E.O. di Modì, Daniele Botti. Il nuovo logo e il progetto di marketing è stato l’oggetto della lunga conferenza, accompagnata come detto dai cori dei ragazzi della Curva Nord.


La volontà della società è stata ribadita dalle parole di chi ha curato in primis questa operazione: «Che è partita mesi fa e che dietro cela una lunghissima fase di lavorazione - ha detto Francesco Terracciano - L’obiettivo è quello di esportare il nome di Latina al di fuori delle mura cittadine, di farlo diventare un brand di livello internazionale. Come ogni innovazione è stata purtroppo non ben accetta da parte dei nostri tifosi e questo ci dispiace molto. Abbiamo probabilmente peccato nella comunicazione, cosa su cui sicuramente lavoreremo per migliorare come stiamo facendo. I nostri tifosi ci stanno a cuore e abbiamo fatto tutto questo solo per il bene loro e della squadra e per fare quel fatidico salto di qualità che auspichiamo. Chiediamo tempo per dimostrare quanto questo progetto sia lungimirante».


Biagio Corrente è sulla stessa lunghezza d’onda: «Posso soltanto dire che fra qualche settimana presenteremo delle importanti novità, vogliamo portare il nostro brand a livello successivo, ambire anche all’attenzione al di fuori della città. E tutto questo lo abbiamo fatto a fin di bene, con il duro e lungo lavoro di tanti. Questo lo posso assicurare. Chi pensa che il nostro cambiamento sia stata una mancanza di rispetto nei confronti dei tifosi, o un affronto, si sbaglia di grosso. E’ proprio il contrario: vogliamo far decollare questa città al di fuori dei nostri confini, portarla a un livello internazionale».


Resta però la feroce contestazione dello zoccolo duro del tifo organizzato. Per tutto il corso della conferenza si sono susseguiti cori contro la proprietà. Nel comunicato stampa della tifoseria si fa tra le altre un’accusa riguardo l’aver negato, durante un incontro privato tra tifosi e la società di qualche tempo addietro, l’eventualità di un cambio di logo: «Non possiamo entrare nel merito di questo - hanno detto Corrente e Terracciano - Dalla dirigenza non è mai stato detto questo, ma se ci sono state delle voci dall’interno del club ci dispiace e cercheremo di capire come sia nato questo corto circuito».

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