Barbara De Rossi parla della sua "Medea"
09.03.2016 - 19:43
Era inevitabile che il percorso artistico di Barbara De Rossi si incrociasse con la tragica complessità psicologica di Medea, figura dai risvolti sentimentali di portata universale ed emblema dell'estremo disagio esistenziale della donna. L'artista romana sta dimostrando la sua straordinaria sensibilità nel condurre con successo da diversi anni la trasmissione su Rai Tre ‘Amore criminale', giunta alla 18ma edizione e incentrata sulla violenza inaudita che alcuni uomini compiono sulle loro compagne. Un'esperienza umana toccante che l'ha convinta, dopo ben 18 anni, a calcare di nuovo la scena teatrale per interpretare la Medea di Jean Anouilh diretta da Francesco Branchetti. Ne parliamo con l'artista, che contattiamo telefonicamente...
Lo spettacolo adesso è in tournée e sta per approdare al Teatro Ghione di Roma, dal 15 al 24 marzo...
"Sì, sono impegnata adesso in questa ripresa della Medea. E' un ruolo faticosissimo, avevo scelto di non fare più teatro per crescere mia figlia Martina. All'epoca si facevano lunghe tournée, io le ho fatte con l' ‘Anatra all'arancia', ma era stato un inferno gestire mia figlia in quel periodo, anche se lo spettacolo aveva avuto ambiti riconoscimenti come il Biglietto d'oro per due anni, il record d'incassi e il premio quale migliore spettacolo di prosa. Tutto molto faticoso e decisi quindi di smettere con il teatro per seguire mia figlia. Di recente ho avuto proposte ‘leggere' che non mi sono piaciute, poi ho incontrato il regista Francesco Branchetti con tre idee: ‘Danza di morte', ‘Chi ha paura di Virginia Woolf?' e questa ‘Medea'. Ho letto i tre testi e ho deciso di tornare in scena con un personaggio ‘forte', quindi la mia scelta è caduta su Medea".
Il programma che lei conduce su Rai Tre sta avendo molti riscontri favorevoli dal pubblico...
‘Amore criminale' va avanti dal 2007 con la creatrice Matilde D'Errico, io ho cercato di dare alla trasmissione il mio equilibrio, cercando di esprimerlo con deliatezza e con molto tatto, sono entrata in punta di piedi. Non avevo nessuna intenzione né di spettacolarizzare né di dare un apporto di attrice, semmai ho messo il mio cuore a disposizione. Dalle telespettatrici sento dire che viene apprezzata la mia semplicità e la sensibilità con cui racconto le storie.
Dalle arene estive, con cui è nato lo spettacolo, ai teatri al chiuso di questa tournée: come cambia la Medea?
La scenografia estiva con i teatri romani e i loro resti pieni di storia è stata davvero suggestiva, ma il teatro all'aperto dà comunque sempre un senso di dispersione. Adesso c'è secondo me un incontro con il pubblico più intimo e privato. Questa Medea è un personaggio che ha talmente tante sfaccettature che vanno colte ed espresse da parte mia. E' un ruolo che mi costa tantissima fatica fisica e psicologica perché debbo entrare tutte le sere in un girone dell'inferno, per cui debbo vivere tanti stati d'animo diversi, molto forti, totali, assoluti, strazianti, dilaniati, lacerati. Ma lo faccio con grande passione ed amore, cercando di dare a Medea anche della tenerezza che magari non viene letta, conoscendo il personaggio e la storia: si pensa sempre a lei come ad una donna che uccide i suoi figli. Io la vedo diversamente, non scusandola, però la vedo come una donna che vive un amore totale, assoluto, e che vive in prima persona questi sentimenti formidabili e questo amore folle, ma che ha anche un desiderio di riscatto, di dignità di donna che viene ripudiata dopo aver donato tutta la sua vita ed i suoi intenti ad un uomo. Nei momenti in cui lei decide di togliersi di mezzo insieme ai figli ho cercato anche di esprimere nella parte finale la tenerezza di una donna che è stata ragazzina, pura, innocente, esigente ma poteva essere casta e pura e non lo è stata perché anche usata da Giasone.
Il cast dello spettacolo è completato da Tatiana Winteler, Francesco Branchetti, Lorenzo Costa e Fabio Fiori, musiche di Pino Cangialosi, scene e costumi di Clara Surro.
(Infoline e prenotazioni al numero 066372294).
Edizione digitale
I più recenti