Politica
29.06.2025 - 18:00
Una mozione per impegnare l’Amministrazione comunale ad aderire ufficialmente alla Giornata Mondiale della Prevenzione dell’Annegamento, istituita dalle Nazioni Unite e celebrata ogni anno il 25 luglio, e ad attuare una serie di azioni concrete per migliorare la sicurezza in mare lungo tutto il litorale di Terracina. E’ quella che ha presentato in queste ore il gruppo consiliare del Partito Democratico che si augura venga discussa a breve in Consiglio comunale. «La tragedia della piccola Giada Pompili, avvenuta recentemente nelle acque di Terracina, così come le vite spezzate in anni passati, come quelle di Feliciano Pellino o del “nonno eroe” del 2017, devono interrogarci profondamente - si legge in una nota diffusa dal PD e firmata dal capogruppo e segretario locale Pierpaolo Chiumera -. Ogni morte per annegamento è una sconfitta per l’intera collettività. Non possiamo più limitarci al cordoglio: serve una strategia concreta per la prevenzione».
La mozione presentata dai Dem invita, di fatto, il sindaco Francesco Giannetti e la sua Giunta a prendere in esame diversi punti chiave, tra cui l’adesione ufficiale alla Giornata del 25 luglio, «con iniziative pubbliche - si legge - di sensibilizzazione rivolte a famiglie, scuole, turisti, operatori balneari»; la dedica della Giornata alla memoria delle vittime locali dell’annegamento, «affinché il loro ricordo diventi sprone ad agire»; l’avvio di campagne di educazione alla sicurezza in mare, «coinvolgendo - sottolinea il PD - enti qualificati come la Società Nazionale di Salvamento, la Capitaneria di Porto, la Croce Rossa e le associazioni locali»; la realizzazione di uno studio tecnico secondo la norma UNI 11745, «per mappare i punti critici della costa e predisporre adeguati presidi di salvataggio, soprattutto nelle aree non urbanizzate»; l’elaborazione di un Piano di Salvataggio Collettivo esteso a tutto il litorale, «integrato - rimarca il capogruppo nella nota - da un tavolo tecnico permanente sulla sicurezza in mare»; l’attivazione di percorsi per il reperimento di fondi nazionali ed europei «a sostegno delle misure previste».
Poi Chiumera allarga anche il discorso ai rischi potenziali che ci si potrebbe trovare ad affrontare soprattutto nei mesi estivi più affollati di presenze: «Terracina ha oltre 15 chilometri di costa, dei quali una parte significativa è priva di servizi di salvataggio stabili».
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