Il fatto
21.04.2025 - 13:00
Si è spento Papa Francesco, il primo pontefice sudamericano della storia della Chiesa. Aveva 88 anni. La notizia della sua morte, diffusa questa mattina dalla Sala Stampa vaticana, ha commosso il mondo intero, segnando la fine di un pontificato che ha lasciato un segno profondo non solo nella comunità cattolica, ma anche nella società globale.
Jorge Mario Bergoglio, nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, era stato eletto Papa il 13 marzo 2013, succedendo a Benedetto XVI dopo la storica rinuncia di quest’ultimo. Primo gesuita a diventare pontefice, ha scelto il nome di Francesco ispirandosi a San Francesco d’Assisi, emblema di povertà, pace e cura per il creato.
Fin dall’inizio del suo ministero, Papa Francesco ha voluto imprimere un cambiamento nello stile della Chiesa: più vicina agli ultimi, più semplice, più aperta al dialogo. Celebre la sua idea di “Chiesa ospedale da campo”, pronta ad accogliere e accompagnare piuttosto che giudicare.
Nel corso del suo pontificato ha affrontato temi cruciali come la povertà, le migrazioni, il cambiamento climatico, la pace nel mondo e la lotta agli abusi. Con l'enciclica Laudato si’ del 2015 ha messo al centro la questione ecologica, richiamando la responsabilità dell’uomo nella custodia del pianeta.
Tra i momenti più significativi del suo pontificato, resta impresso lo storico viaggio ad Abu Dhabi nel 2019, prima visita di un Papa nella Penisola Arabica, con la firma del “Documento sulla fratellanza umana”. Importante anche la riforma della Curia romana, culminata con la nuova Costituzione apostolica Praedicate Evangelium.
Durante la Pandemia, quando il mondo era in lockdown, Papa Francesco ha detto messa in una piazza San Pietro deserta. Un'immagine iconica che resterà nella storia della Chiesa e del mondo.
Papa Francesco è stato anche il primo Papa a recarsi in Iraq, nel 2021, compiendo un gesto di grande coraggio per testimoniare la vicinanza ai cristiani perseguitati. Nelle crisi legate alle guerre in Ucraina e Medio Oriente, il Pontefice si è speso per la Pace, con appelli continui chiedendo la deposizione delle armi.
Fedele al motto episcopale “Miserando atque eligendo”, Francesco ha cercato per tutta la vita di essere pastore più che principe. Ha incontrato migranti a Lampedusa, ha lavato i piedi ai detenuti il Giovedì Santo, ha invitato la Chiesa a non chiudersi nei palazzi ma a uscire nelle periferie esistenziali.
Molto amato ma anche criticato da alcuni ambienti più conservatori, Papa Francesco ha saputo tenere viva la tensione tra tradizione e rinnovamento, aprendo un cammino che ora sarà raccolto dal suo successore.
A Roma, a Buenos Aires e in tutto il mondo si moltiplicano le manifestazioni di cordoglio. A Latina, la Diocesi ha invitato i fedeli a unirsi in preghiera per ricordare un uomo che ha fatto della semplicità e della misericordia il cuore del suo messaggio. Le campane della Cattedrale di San Marco hanno suonato a lutto poco dopo l’annuncio.
La camera ardente sarà allestita nei prossimi giorni nella Basilica di San Pietro. I funerali si svolgeranno con rito solenne secondo quanto previsto per i Pontefici regnanti. Migliaia di fedeli sono attesi da ogni parte del mondo per l’ultimo saluto a un Papa che ha fatto la storia.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione