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Pedemontana "modificabile", il Ministero dell’Ambiente ha riaperto i termini

Novità per la presentazione di osservazioni al progetto della più importante infrastruttura di sempre per la città

Pedemontana "modificabile", il Ministero dell’Ambiente ha riaperto i termini
Saranno state le polemiche degli ultimi due mesi o forse le perplessità espresse dalla Regione Lazio circa un’incompleta soluzione nell’attraversamento di tutto il Golfo di Gaeta, ma sta di fatto che la Direzione Generale per le valutazioni ambientali del Ministero dell’Ambiente e della Ricerca energetica ha riaperto i termini (scaduti a marzo scorso) per le osservazioni al Progetto della Pedemontana. Può intervenire, con eccezioni tecniche motivate, «chiunque abbia interesse» e «può prendere visione delle integrazioni al progetto ed al relativo studio ambientale, nonché presentare in forma scritta le proprie osservazioni, anche fornendo nuovi e ulteriori elementi conoscitivi e valutazioni, indirizzandoli al Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Direzione generale valutazioni ambientali». Sulla pagina web relativa al progetto della Pedemontana sono disponibili tutte le informazioni sul procedimento. La scadenza è il 5 settembre prossimo, dunque pochi giorni per cercare di partecipare, questa volta per davvero, al procedimento conclusivo del più importante progetto infrastrutturale di sempre per Formia.
«Ci chiediamo se i Comuni di Formia e di Gaeta, non abbiano nulla da osservare. - dicono in una nota le associazioni Comunità Lazio Meridionale ed Isole Pontine e Incontri & Confronti, che sulla Pedemontana e la necessità di poter fare osservazioni hanno ingaggiato una vera e propria battaglia già da alcuni mesi - Sebbene i Sindaci delle due città, ancora nella fase dello studio di fattibilità, avessero inoltrato la proposta di incanalare la strada nella consortile Via dell’Agricoltura, ad oggi non è dato sapere se almeno sotto forma di osservazioni, non ritengano di riproporla». Va detto che, allo stato, ci sono nell’iter del progetto due osservazioni presentate in forma congiunta dai sindaci di Gaeta e Formia e che prevedono l’allungamento a sud fino all’ex Enaoli (per circa 700-800 metri) dove dovrebbe sorgere il nuovo ospedale del Golfo; anche a nord viene chiesto un allungamento dalla tomba di Cicerone a via dell’Agricoltura. Le osservazioni furono fatte a dicembre 2023 al fine di consentire «un attraversamento reale» della città di Formia e una «vera alternativa» allo stato esistente delle infrastrutture viarie. A dicembre 2024 l’Anas ha trasmesso al Mise il progetto definitivo della Pedemontana, già approvato dal consiglio di amministrazione e ora è in attesa della Valutazione di impatto ambientale. A quel punto il progetto è divenuto esecutivo, poiché  ogni altra osservazione si poteva fare entro il 12 marzo 2025, azione avanzata dalla Provincia circa i vincoli idrogeologici e dalla Regione Lazio, che sostiene come l’attuale progetto non sia risolutivo del problema del traffico. Ad inizio estate due convegni sulla concreta costruzione della strada hanno fatto emergere una serie di problemi, prima fra tutti la tutela della sorgente di Mazzoccolo. Ecco cosa c’è di sicuro finora: dal punto di vista pratico la strada si estenderà da Pietra Erta su una lunghezza di 8,1 chilometri per arrivare a via dell’Agricoltura, più una bretella di 800 metri per innestare di nuovo la Pedemontana sulla Flacca, per un costo finale non inferiore a 600 milioni di euro. Per far avanzare l’uscita nord è stata allungata la galleria che orta si estende su 4,2 chilometri; è prevista in ingresso a sud una galleria artificiale di 400 metri, dopo via Pietra Erta, oltre a corsie di sorpasso all’altezza di via Balzorile, tutto questo senza che via sia un quadro economico finale preciso.

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