08.09.2025 - 11:00
Un fenomeno che non è più solo ambientale ma sociale ed economico. Così il consigliere regionale del Partito Democratico Salvatore La Penna definisce l’emergenza incendi che ha colpito il Lazio e in particolare la provincia di Latina, dove nel 2024 si sono registrati oltre 1.781 roghi. “I cambiamenti climatici e la fragilità del territorio aggravano una situazione già difficile – spiega – e la natura spesso dolosa dei roghi aumenta il rischio per comunità, imprese e ambiente”.
«Gli incendi – sottolinea La Penna – non devastano soltanto boschi e aree naturali, ma contribuiscono a incrementare l’erosione dei suoli e il rischio di frane e allagamenti, con effetti negativi sulle attività economiche e sulla salute e sicurezza dei cittadini. I dati del 2024 ci dicono che, nella sola provincia di Latina, si sono verificati oltre 1.781 incendi boschivi, con danni significativi per comunità, imprese e ambiente».
«Nonostante l’impegno lodevole e a tratti eroico di Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Carabinieri Forestali e volontari, che non finiremo mai di ringraziare, – prosegue – la ricorrenza e la vastità dei roghi mostrano chiaramente che le risorse a disposizione, seppur potenziate, non sono ancora sufficienti rispetto alla portata del problema».
Per La Penna è necessario affinare politiche di prevenzione più profonde, pena il rischio di rincorrere l’emergenza senza poter sperare di contenere il fenomeno alla radice. «Fondi europei e risorse regionali vanno utilizzati in modo più mirato, - afferma - non solo per la manutenzione e il rafforzamento dei presidi territoriali, ma anche per la sperimentazione di soluzioni innovative. Penso, ad esempio, al modello dei nebulizzatori adottato in altri Paesi europei, che potrebbe diventare un progetto pilota utile anche per i nostri Comuni. I centri abitati e i centri storici lambiti nei giorni scorsi dalle fiamme dimostrano quanto sia urgente attivare misure concrete di difesa attiva e quanto i nostri territori abbiano bisogno di strumenti nuovi e immediatamente operativi».
«Ritengo utile – aggiunge il consigliere del Pd - valutare un adeguamento della durata della campagna antincendio regionale, anticipandone l’avvio e prolungandone la chiusura, per rispondere meglio alle nuove condizioni climatiche. Allo stesso tempo è fondamentale rafforzare le misure di prevenzione attraverso interventi di manutenzione costante, la creazione di fasce tagliafuoco, l’utilizzo delle tecniche di fuoco prescritto e la promozione di pratiche agro-pastorali sostenibili. Non possiamo indebolire le politiche istituzionali dedicate alla tutela dei territori montani».
«Un ruolo centrale – insiste La Penna – va dato al potenziamento dei mezzi e delle tecnologie di monitoraggio, dai droni ai sensori fino all’impiego dell’intelligenza artificiale, così come al sostegno concreto dei volontari, che devono poter contare su formazione adeguata e dispositivi di sicurezza moderni ed efficienti».
Il consigliere democratico ribadisce l’urgenza di un impegno articolato della Regione Lazio per rafforzare le politiche di prevenzione e contrasto, con particolare attenzione ai territori più vulnerabili.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione