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Marina di Latina, l'assessore Di Cocco: "Avanti senza ripensamenti"

L’assessore dopo l’ok ai lavori di tutela dell’arenile: «La marina ora ha un futuro»

Marina di Latina, l'assessore Di Cocco: "Avanti senza ripensamenti"

È una soddisfazione che arriva dopo anni di lavoro, incontri, studi e ostacoli burocratici. Ma soprattutto dopo una battaglia politica e amministrativa condotta con convinzione e tenacia. L’assessore alla Marina del Comune di Latina, Gianluca Di Cocco, commenta con orgoglio la firma dell’accordo operativo tra Comune e Regione Lazio per la realizzazione delle opere di difesa costiera tra Foce Verde e Capo Portiere, un intervento da oltre 6,4 milioni di euro che segna un passaggio decisivo nella lotta all’erosione del litorale pontino.


«Chi mi conosce – scrive Di Cocco in una nota pubblica – sa che sulla protezione della costa non ho mai fatto passi indietro. Anzi: più le difficoltà aumentano, più cresce la mia convinzione che l’unica strada possibile sia quella delle barriere rigide e della manutenzione costante sottoflutto. Solo così possiamo davvero salvare la nostra costa, difendere le nostre spiagge, proteggere le attività e le famiglie che vivono di mare».


Parole nette, che fotografano una visione precisa: quella di un modello di difesa costiera strutturale e duraturo, lontano dalle soluzioni temporanee che negli ultimi anni si sono rivelate inefficaci. «Le soluzioni tampone non bastano più – aggiunge l’assessore –. Serve una visione chiara e il coraggio di portarla avanti fino in fondo. Oggi provo orgoglio e soddisfazione nel vedere che quel percorso sta diventando realtà. La Marina di Latina non sarà più lasciata sola davanti al mare che avanza».
A dare concretezza a questa visione è stato il via libera al piano operativo per il completamento delle opere di protezione della costa. L’accordo, firmato dal dirigente comunale Gian Pietro De Biaggio e dal direttore regionale Luca Marta, affida alla Regione Lazio il ruolo di soggetto attuatore dell’intervento, mentre il Comune garantirà la quota di cofinanziamento – 993 mila euro – e la collaborazione nella fase di monitoraggio e comunicazione dei risultati.
Il progetto, finanziato per 5,5 milioni dal Ministero dell’Ambiente tramite il Piano Sviluppo e Coesione (ex FSC 2014-2020), prevede la realizzazione di pennelli e barriere soffolte, in parte emergenti e in parte sommerse, oltre a interventi di ripascimento dell’arenile. L’obiettivo è duplice: contrastare l’erosione e rafforzare la resilienza ambientale del litorale, garantendo sicurezza, tutela del paesaggio e continuità alle attività economiche e turistiche della Marina. L’assessore non nasconde le difficoltà di un percorso complesso, scandito da passaggi tecnici e normativi che hanno rallentato per anni la pianificazione delle opere. «Non è stato facile – riconosce –: gli iter sono lunghi, le norme complicate, le competenze divise tra enti diversi. Ma non mi sono mai fermato, e non lo farò adesso. La direzione è quella giusta, e io ci sarò, senza arretrare di un millimetro». Di Cocco difende con forza la scelta delle barriere rigide, spesso contestate per l’impatto paesaggistico ma ritenute, sul piano tecnico, l’unico strumento in grado di garantire stabilità nel tempo. «So che qualcuno continuerà a dire che “servono soluzioni leggere” o che “le barriere cambiano il paesaggio”. Ma io continuo a credere che servano interventi seri, duraturi e gestiti nel tempo. Solo la manutenzione costante e il controllo sottoflutto potranno evitare che il mare si riprenda, in pochi mesi, ciò che oggi costruiamo». Per l’amministrazione comunale, la Marina di Latina è ormai un asset strategico, un nodo di sviluppo turistico, ambientale e culturale su cui costruire nuove opportunità. «Abbiamo strumenti operativi concreti – ribadisce Di Cocco – e la responsabilità di usarli bene. Lavoreremo con trasparenza e partecipazione per restituire alla nostra costa la dignità che merita». Il cronoprogramma sarà definito nei prossimi mesi, con l’avvio della progettazione esecutiva, le procedure di gara e il monitoraggio ambientale. Parallelamente, verranno coinvolti cittadini e operatori del settore, per condividere le fasi e garantire un percorso partecipato. «Questo intervento – spiega Di Cocco – non è un punto d’arrivo, ma un punto di partenza. Dobbiamo pensare alla costa come a un sistema vivo, da curare nel tempo. Solo così potremo garantire un futuro al nostro mare e alle generazioni che verranno». E la conclusione dell’assessore suona come un manifesto politico e civile: «Per la nostra costa, per il nostro mare, per la nostra comunità. Non un passo indietro».

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