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Bilancio, Fiore (Gruppo Misto): «Una manovra rigida, fragilee senza visione. Latina non può andare avanti a colpi di emergenza»

La consigliera del Gruppo Misto esprime voto contrario.«Entrate in calo, servizi a rischio, zero programmazione su cultura, giovani e ambiente»

Bilancio, Fiore (Gruppo Misto): «Una manovra rigida, fragilee senza visione. Latina non può andare avanti a colpi di emergenza»

Daniela Fiore

 «Questo bilancio di previsione presenta criticità strutturali, finanziarie e politiche che non possono essere ignorate. È un documento rigido, fragile e privo di una visione strategica di città». Così la consigliera del Gruppo Misto Daniela Fiore ha annunciato voto contrario al bilancio di previsione 2026–2028 del Comune di Latina, illustrato e discusso oggi in Consiglio comunale.

 

Come evidenziato anche dalla nota integrativa del dirigente finanziario, per il secondo anno consecutivo l’Ente soffre di una marcata rigidità strutturale, che riduce drasticamente i margini di manovra dell’amministrazione. «Preoccupa in particolare – sottolinea Fiore – il ricorso a entrate straordinarie e non ripetibili per finanziare spese correnti: un approccio emergenziale che compromette la sostenibilità futura dei conti pubblici».

 

Dal lato delle entrate, il quadro è altrettanto allarmante: «Nel triennio si registra l’azzeramento delle previsioni da sanzioni stradali, il progressivo calo del recupero dell’evasione tributaria e un taglio di circa 500mila euro dei trasferimenti del Fondo di Solidarietà Comunale. Segnali che indeboliscono la capacità dell’ente di garantire servizi essenziali ai cittadini» evidenzia la consigliera del Misto.

 

Secondo Fiore, anche la strategia adottata dalla maggioranza conferma l’assenza di una vera programmazione: «Ridurre o rinviare le spese non obbligatorie, promettendo di reintegrarle con future variazioni di bilancio o con lo sblocco di accantonamenti, significa ammettere la mancanza di flessibilità di questo bilancio».

 

Sul fronte fiscale, la consigliera smentisce l’ottimismo dell’assessora Nasti: «Al di là degli annunci sulla riduzione della pressione fiscale, quella che incide realmente sulla vita quotidiana dei cittadini resta invariata: TARI, IMU e addizionale comunale IRPEF continuano a gravare su famiglie, lavoratori, pensionati e imprese. L’unica lieve riduzione riguarda il canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche (COSAP)».

 

Lavori pubblici

Tra i pochi interventi rilevanti figura il mutuo da 10 milioni di euro per la manutenzione straordinaria delle strade, giudicato condivisibile negli obiettivi ma non privo di criticità. «Si tratta comunque di nuovo indebitamento – avverte Fiore – che richiede la massima attenzione in termini di efficacia, trasparenza e sostenibilità futura».

 

Più in generale, manca una visione sugli investimenti di medio-lungo periodo. «Il Piano Triennale delle Opere Pubbliche si fonda quasi esclusivamente su fondi PNRR e FESR ottenuti in passato, senza una nuova progettualità autonoma. Esaurite queste risorse, il rischio concreto è che Latina resti senza opere e senza cantieri».

 

Servizi ambientali e rifiuti

Il capitolo più critico resta quello ambientale. «L’azienda speciale ABC, incaricata della gestione dei rifiuti, è in una profonda crisi gestionale e finanziaria, certificata anche dal recente respingimento del bilancio 2024» ricorda Fiore. «Manca inoltre una vera strategia ambientale: investimenti su verde urbano, decoro, sostenibilità energetica e mobilità sostenibile risultano minimi o inesistenti. Sul litorale, nonostante gli annunci, non emergono azioni coerenti per il mantenimento della Bandiera Blu e c’è il rischio concreto di perdere finanziamenti contro l’erosione costiera per inerzia amministrativa».

 

Cultura e giovani, il capitolo più deludente

«Dopo due anni di amministrazione la biblioteca comunale è ancora chiusa: un fatto gravissimo per una città capoluogo», denuncia la consigliera.

Gli stanziamenti per cultura, turismo e politiche giovanili si fermano a 50mila euro ciascuno, cifre definite «puramente simboliche, che non consentono alcuna programmazione seria».

 

«Il mio giudizio su questo bilancio è negativo non solo per i numeri, ma per l’assenza di una visione strategica di città», conclude Fiore. «Il voto contrario non è un “no” ai bisogni di Latina, ma una richiesta forte di cambio di passo. La città non può continuare a navigare a vista né affidarsi a soluzioni emergenziali. Servono responsabilità, programmazione e coraggio politico, prima che siano i cittadini a pagare il prezzo di scelte sbagliate».

 

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